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Data Pubblicazione: mercoledì 09 marzo 2016
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Aumento stipendi e meno tasse dal 2017

Il primo ministro Matteo Renzi sembra voler attuare un piano, che avrà inizio a partire dal prossimo anno, che prevede una riduzione delle tasse sulle imposte IRES e IRPEF. Inoltre, ci potrà essere un leggero aumento in busta paga per tutti i lavoratori dipendenti. Un progetto di grandi aspettative e che punta a raggiungere dei buoni risultati per quanto riguarda l’economia italiana, anche a seguito dei deficit europei e non solo.


Il progetto a cui Renzi aspira era stato programmato per il 2018, ma il Presidente del Consiglio ha deciso di anticiparlo al prossimo anno, volendo risollevare il prima possibile l’economia italiana, partendo, prima di tutto, dal lavoro e affrontando la questione tasse, il cui peso, soprattutto in Italia, si fa sempre più sentire tra i cittadini.

Enrico Morando, ministro dell’Economia, descrive nei dettagli ciò a cui mira il progetto di ripresa dell’attuale Governo, dove la manovra IRPEF potrebbe essere anticipata al 2017, accompagnata da quella IRES. L’Imposta sul Reddito della Società vedrà un taglio del 4%, dove il ministro conferma che tale operazione potrebbe avvenire entro quest’anno, tenendo in riserva il 2017.

Le pratiche riguardanti l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) potrebbero avvenire anche queste a partire dal prossimo anno, coinvolgendo il valore degli stipendi, che potrebbe salire di qualche decina di euro al mese.

Attualmente, le tasse imposte sugli stipendi equivalgono a ben il 43%. Renzi vorrebbe aggiornare questa percentuale, riducendo la stessa trattenendo 3 punti in meno per il lavoratore e 3 per il datore di lavoro. Per raggiungere questo risultato si dovrà optare per una diminuzione delle aliquote IRPEF o dei contributi provvidenziali, legati alla pensione.

Resta da vedere se sarà necessario (e, se si, in che maniera) riprendere da altrove il minor gettito derivante dall’IRPEF. Tante volte, purtroppo, il dilemma della riduzione delle tasse si è rivelato una coperta troppo corta.

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